Nel pomeriggio la giornata è proseguita spostandosi a Pietra Alta, zona dell'estrema periferia nord di Torino dove siamo stati accolti dal
Piccolo Cinema di Gianluca e Massimiliano De Serio.
Il Piccolo Cinema, il cui nome completo include l'importante definizione di "società di mutuo soccorso cinematografico", è un luogo di discussione aperto, laboratorio di immagini, forum e luogo d’incontro per appassionati di cinema e per chi usa il cinema per capire il mondo e per aprirsi ad esso.
Si tratta di un progetto dell’Associazione Antiloco e si trova nella zona Pietra Alta tra il quartiere di Barriera di Milano e quello di Falchera in via Cavagnolo 7. Al suo interno vengono organizzati workshop, proiezioni e viene promossa la cultura cinematografica in maniera comunitaria e partecipata.
A creare questo spazio di aggregazione sono stati i fratelli De Serio, Massimiliano e Gianluca, registi torinesi che nel 2020 hanno presentato al Festival internazionale d’arte cinematografica di Venezia il film “Spaccapietre”. Insieme a Carlo Cognasso e Roberta Di Mattia nel 2012 hanno dato vita alla realtà del Piccolo Cinema nella convinzione che l’arte cinematografica sia una lente per capire la società in cui viviamo. Per questo, oltre ad un centro culturale, il Piccolo Cinema è anche un centro sociale dove vige uno scambio di opinioni e idee.
Tra le attività organizzate dal centro vi sono le domeniche di Mutuo Soccorso in cui dopo le proiezioni filmiche programmate vengono organizzate discussioni con il pubblico, in una sorta di lezione partecipata nella quale vi sono gruppi di lavoro formati dal pubblico e da giovani registi o documentaristi.
Come racconta Massimiliano De Serio:
“Quando iniziammo oltre10 anni fa l’idea era stare insieme grazie al cinema e dopo una prima serata inaugurale abbiamo avuto subito un consenso all’interno del quartiere. Da quel giorno è stato tutto un divenire. Da noi sono passati una generazione di registi indipendenti e persone che si sono formate proprio da noi e che oggi lavorano nell’ambito cinematografico. Inoltre sono molte anche le pellicole curate in varie fasi di pre e post produzione proprio dalla nostra associazione”.
Il Piccolo Cinema è molto legato al territorio circostante di Pietra Alta e organizza anche proiezioni e attività all'aria aperta, nel cortile che da un paio d'anni è impreziosito da un mural di Mono Carrasco, artista e muralista cileno, rifugiato politico in Italia dopo l’avvento della dittatura di Pinochet.
“Abbiamo organizzato una serata in cui l’artista ha proposto alla comunità un’idea di disegno. Si è partito dal suo bozzetto ma lasciando anche carta bianca a chiunque volesse partecipare all’opera con altre idee e modifiche. L’artista è stato presente nei mesi estivi nel cortile del Piccolo Cinema e chi desiderava poteva disegnare insieme a Mono il murales. C’è stato molto interesse al riguardo con un nutrito gruppo di lavoro collaborativo. Al gruppo sono intervenuti anche i bambini ed i ragazzi del Centro Estivo come gli anziani delle associazioni di Pietra Alta”.
A seguire, Manuel Coser, Guido Nicolas Zingari, Andrea Grasselli ci hanno presentato il ldocumentario interattivo per il web "BABEL" (2019). In questo particolare lavoro visuale, si possono ricostruire in modo interattivo le vicende di tre persone, in attesa del giudizio della Commissione Territoriale per avere protezione internazionale. Lo spettatore, attraverso la realtà virtuale, entra nelle loro vite, esplora con loro la Babele di lingue, tradizioni e paesaggi che si intrecciano dietro gli stereotipi sull'immigrazione e la facciata nota della Torino quotidiana. Dallo spazio privato della casa alla città ideale di ognuno dei protagonisti, fino al momento in cui saranno sottoposti alla valutazione della burocrazia.
Il pomeriggio si è poi concluso con un'esplorazione del quartiere di Pietra Alta guidata dallo stesso Massimiliano De Serio, che ci ha condotto attraverso la storia e le storie del quartiere dove è nato, cresciuto e diventato regista insieme a suo fratello Gianluca. Questo itinerario nello spazio urbano all'estremo margine di Torino è stato anche fonte di ispirazione per un breve esercizio attraverso cui i partecipanti alla Summer School sono stati chiamati a scrivere un breve soggetto per un film/documentario dedicato al quartiere.
Qui di seguito proponiamo a titolo d'esempio uno di questi soggetti.
ll soggetto per un film di Domenico Sparaco
La Lavazza decide di acquistare la Polisportiva Rivermossa, storica polisportiva legata al quartiere di Pietra Alta. Lì infatti realizzerà un programma di allenamento innovativo per migliorare le prestazioni dei suoi dipendenti ciclofattorini. Gli spazi della Polisportiva e il campo da calcio vengono riempiti da una serie di cyclette "smart" che, a seconda di quanto si allenino bene i dipendenti, fornisce loro delle ricompense monetarie.
Paolo, uno dei rider più anziani, abitante di Pietra Alta e legato da giovane alla Polisportiva, decide assieme ad altri suoi colleghi dissidenti di progettare un'azione di protesta: impacchettare con della carta regalo, decorata con delle biciclette, l'insegna "Lavazza" che campeggia su una delle torri di Vittorio.